Team Telefonica ha vinto la prima tappa della Volvo Ocean Race, Alicante CapeTown. Una vittoria ben conquistata dallo skipper Iker Martinez, due medaglie alle Olimpiadi, due Volvo Race con Telefonica e una Barcelona Race chiusa al secondo posto con il suo prodiere di 49er Xabi Fernandez dopo aver vinto il terzo titolo mondiale della classe olimpica. E’ quasi certo che finita la Volvo, finite le Olimpiadi di Londra raggiungerà Luna Rossa per diventare timoniere titolare. Dopo una bella girandola di nomi si potrebbe vedere un pozzetto fatto di olimpionici Martinez e Bruni. Martinez è uno che corre… sul 49er e sul Vor 70 è facile la consuetudine con l’alta velocità. Dopo Telefonica sono arrivati Camper, autore di un errore di navigazione piuttosto sciocco all’uscita del Mediterraneo, e Groupama autore di un errore molto sciocco: ha preteso di navigare verso l’Africa sottocosta, una trappola in cui non cadevano neanche i navigatori del principe Enrico nel 500. Gli altri tre si sono ritirati: due alberi in mare, quello di Abu Dhabi e di Puma e una delaminazione a prua di Sanya.
Abu Dhabi ha scelto il ritiro dopo essere ripartito, Sanya si è fermata per ricostruire una nuova prua. Le due barche stanno raggiungendo Cape Town in cargo. Lo stesso destino toccherà a Puma ma con una avventura molto più rocambolesca, perchè non ha rotto in Mediterraneo ma in pieno Atlantico del Sud, dove soccorso e assistenza sono molto difficili. Ken Read ha deciso di navigare a motore e con una vela di fortuna verso l’isola di Tristan da Cunha, aveva poche altre scelte, un cargo gli ha passato il gasolio. Il programma è di caricare la barca sul cargo Team Bremen, il difficile è che l’operazione va fatta in mezzo al mare sebbene al ridosso dell’isola perchè non si può entrare in porto e per issare la barca è stata costruita una gru di fortuna. Il cargo si è mosso apposta per il recupero della barca da Città del Capo dove era fermo in attesa di commesse. L’albero di Abu Dhabi è caduto per il cedimento della check stay e il successivo della D2, non chiaro quello di Puma Mar Mostro, che ha rotto dopo aver ridotto la randa. Il quesito adesso per i due team è questo: ci dobbiamo fidare del secondo albero identico? Già, se non sono errori di manovra sono errori di calcolo o rigging, e allora come si fa a tenere il piede sull’acceleratore senza pensare a modifiche? Tre ritiri su sei partecipanti pongono perlomeno qualche quesito sui perchè di questa regata e su come dovrà essere una prossima volta.
Articoli
Popolare
- Un nuovo sito5 Febbraio 2010 - 02:24
- Luna Rossa si avvicina22 Luglio 2013 - 10:40
- La barca più brutta28 Maggio 2010 - 15:03
- Finalmente battuti i maestri15 Marzo 2010 - 06:31
Recente
- Matteo de Nora, l’anima kiwi12 Dicembre 2023 - 20:20
- Jeddah, lo spettacolo degli AC4012 Dicembre 2023 - 16:15
- Il valore della Coppa America6 Ottobre 2023 - 10:32
- La prossima Coppa America sarà a Barcellona29 Marzo 2022 - 17:04
Commenti
- Toh, altra "stranezza". Il Regatta Director della 34esima...19 Dicembre 2014 - 13:54 da Mario
- Ma voi ce la fate ad aspettare fino al 2017? :)13 Novembre 2014 - 12:40 da Marika
- Ma guarda un pò che strano, i due Challenge of Record scelti...21 Luglio 2014 - 07:15 da Mario
- concordo con silvano le portofino sono barche vecchie disegnate...25 Maggio 2014 - 20:52 da marco
Tags
ala
alinghi
america's cup
andrew simpson
Antonio Vettese
artemis
Azimut Benetti
Azzurra
Beneteau
bertarelli
bmw oracle
challenger of record
Coppa America
Coutts
Crisi nautica
dean barker
Ellison
emirates team new zealand
Frank Cammas
gavin brady
giraglia
Groupama
James Spithill
La Maddalena
louis vuitton
Louis Vuitton Trophy
Luna Rossa
mare
mascalzone latino
Matteo Plazzi
Max Sirena
New Zealand
Oracle
patrizio bertelli
Peter Burling
redditometro
Russell Coutts
Salone di Genova
tecnologia
Valencia
Vela
Venezia Challenge
Volvo Ocean Race
wally
yacht