La Coppa America si avvicina alla fine, dopo le regate sei e sette l’ago della bilancia pende decisamente dalla parte di Emirates Team New Zealand, le ha vinte tutte due, adesso per vincere le servono altre tre vittorie mentre Oracle dovrebbe arrivare a dieci, una impresa che a tutti sembra disperata. Oracle e New Zealand nei primi giorni avevano dato spettacolo vero, adesso sembra che i neozelandesi abbiano preso la misura e mentre gli americani proprio non vanno. Per reagire alla sconfitta che l’altro giorno ha portato alla richiesta di rinvio su Oracle oltre ad alcuni aggiornamenti tecnici è stato sostituito il tattico: al posto di John Kostecki il medagliatissimo sir Ben Ainslie, considerato il più forte velista con i suoi quattro ori olimpici consecutivi e un argento. Ben era il timoniere di barca due ed era anche strano che fosse relegato alla panchina. Del resto Kostecki aveva accompagnato il timoniere James Spithill lungo tutto il percorso delle World Series, ma la sua scelta tattica in regata cinque è stata considerata un errore grave, ripresa dalla stampa di tutto il mondo che ha finalmente trovato qualcuno da mettere sulla graticola. Chi sperava però di mettere il turbo alla barca con la sua sostituzione si è sbagliato, come sempre i cambiamenti dell‘ultimo minuto non servono a molto. Un vecchio adagio dice che la Coppa America si vince al 95% prima dell’inizio delle regate, che servono solo a riscuotere l’assegno scritto durante la preparazione. Nelle due regate del quarto giorno invece Emirates ha dominato in lungo e in largo: nella prima è partita in ritardo di ben otto secondi ma ha recuperato come un aeroplano in bolina, mostrando una grammatica di scelte tattiche e di velocità impressionanti andando a vincere per 46 secondi. Nella seconda Dean Barker è anche partito bene, lasciando con facilità nella scia gli increduli ragazzi di Ellison che hanno perso per un minuto e sette secondi. Il vento era poco rispetto al solito, 10/12 nodi, ma le barche hanno raggiunto comunque velocità attorno ai 40 nodi. I tattici sono i protagonisti della giornata, da una parte il baronetto Ben con l’altera sicurezza del campionissimo dall’altra la saggia semplicità di Ray Davies, un ragazzo sempre sorridente con un fisico normale, che si diletta suonando il basso durante i party per la vittoria. Sta già accordando lo strumento perchè Ben non aveva quei due nodi di velocità in più di bolina che davvero potrebbero fare la differenza ma che non si trovano nella base di Oracle: dove si saranno nascosti? Oracle è ormai un burattino inanimato, sembra perfino impossibile che abbia vinto una regata, facendoci gridare allo spettacolo. Domani riposo, poi due regate sabato. Domenica potrebbe finire tutto.
I numeri
Regata 7 – Percorso: 5 lati/10.14 miglia nautiche Tempo percorrenza: ETNZ – 24’48”, OTUSA – 25’54” Delta: ETNZ +1’06” Distanza coperta: ETNZ – 11.6 miglia nautiche, OTUSA – 12.0 miglia nautiche Velocità media: ETNZ – 28.32 nodi, OTUSA – 27.86 nodi Velocità massima: ETNZ – 44.73 nodi, OTUSA – 41.00 nodi Velocità del vento: Media – 16.3 nodi, Picco – 17.8 nodi
Regata 6 – Percorso: 5 lati/10.14 miglia nautiche Tempo percorrenza: ETNZ – 31’39”, OTUSA – 32’26” Delta: ETNZ +:47” Distanza coperta: ETNZ – 12.3 miglia nautiche, OTUSA – 12.3 miglia nautiche. Velocità media: ETNZ – 23.43 nodi, OTUSA – 22.91 nodi Velocità massima: ETNZ – 38.55 nodi, OTUSA – 40.21 nodi Velocità del vento: Media – 11.6 nodi, Massima – 13.4 nodi