Bmw Oracle, sciolto il dream team
Tutti a casa: lo squadrone che ha appena portato a San Francisco la Coppa America è sciolto. Restano a libro paga solo alcuni dirigenti, gli uomini della manutenzione della barca e poco altro. Provvedimento molto “americano” visto che ad alcuni componenti del team, con un effetto Lehman Brothers, il badge per entrare alla base non funziona più dal giorno dopo la grande festa… La Coppa America finisce sempre così, per chi ha lavorato è una specie di rientro dal Vietnam: dopo la guerra il nulla, il vuoto delle piccole regate che poco hanno da dividere con il grande evento.
Del resto Russel Coutts aveva assoldato tutti i più bravi della Coppa, non solo per usarli ma anche per non lasciarli agli avversari. Dentro Bmw c’era un team per la gestione delle regate di match race in monoscafo, un team per il trimarano, uno stuolo di tecnici. Alla fine i due giorni di regata sono costati probabilmente (dati certi sono pochi) più di ogni altra partecipazione alla Coppa.
Dopo il “tutti a casa” ci sarà però la ricostruzione, Russell Coutts appena saranno chiare le regole per la prossima edizione si metterà al lavoro per ricostruire un team adatto. Al momento sembra che siano rimasti sotto contratto il timoniere James Spithill, il tattico John Kostecki, Tom Ehman che si è rivelato un mastino nel controllare Alinghi “a terra”, dovrebbero essere confermati il coordinatore del progetto Mike Drummond e il responsabile della costruzione Mark Turner. Due neozelandesi. Il futuro? Ci potrebbe essere un clamoroso ritorno con Russel dell’inseparabile Brad Butterworth, con qualche altro ex rimasto con Alinghi.