Doveva essere quella che a Napoli chiamano una passeggiata di salute, quattro passi sul lungomare tranquilli e sereni, invece la prima regata della Louis Vuitton Cup tra Luna Rossa e Artemis ha prese presto una brutta piega. Prima della partenza infatti l’ala rigida del catamarano italiano ha iniziato a mostrare segni di cedimento, la pellicola termo restringibile che viene sovrapposta alla struttura infatti ha iniziato a staccarsi in maniera piuttosto pericolosa. Il prodiere Nick Hutton ha fatto il possibile per riparare il danno con dell’adesivo ma la perdita di tempo ha provocato ritardo nell’ingresso nel box di partenza e nelle manovre successive. Il risultato è che Artemis, alla prima regata di questa Coppa, è riuscita a partire in testa e girare la prima boa al comando. Una soddisfazione non da poco, come ha sottolineato lo skipper Iain Percy (uno dei velisti inglesi più forti) “Una settimana fa non sapevamo neanche se saremmo riusciti a partecipare alla regata, passare in testa la boa e poi dimostrare che la nostra barca è anche veloce è una bella soddisfazione. Siamo molto entusiasti e super orgogliosi – ha commentato lo skipper Iain Percy – Pensare di essere sul campo di regata con venti nodi d’aria dopo appena una settimana di navigazione è qualcosa che faceva parte dei sogni”. Poco dopo aver doppiato la prima boa, gli svedesi hanno strambato navigando verso sinistra e la mancanza di esperienza si è fatta sentire. Nella manovra la barca ha smesso di “volare” sui foils e Luna Rossa, capace di restare sospesa nell’aria anche durante le manovre più estreme, ha ben presto messo le prue davanti. “Come immaginavamo la maggior differenza di velocità la si è registrata alle portanti e in fase di manovra – ha spiegato Percy – Purtroppo la nostra barca non era nata per fare foiling. La posizione e la dimensione dei timoni, così come quella degli elevatori, rendono le strambate difficili, ma miglioreremo. Quando riusciamo a volare siamo veloci”. Nel secondo lato Luna Rossa sfrutta il suo allenamento migliore nelle manovre e supera l’avversario. Chi riesce a strambare restando in full foiling, tecnica di cui sono maestri i kiwi ma che riesce anche ai nostri, può guadagnare fino a dieci lunghezze sull’avversario. Alla fine Chris Draper conduce Luna Rossa al traguardo con un minuto e cinquantasette secondi di vantaggio su Artemis. Sono pochi… soprattutto se si considerano i ritardi accumulati con New Zealand e in qualche modo dimostrano che Artemis è veloce e che gran parte del vantaggio viene conquistato nelle manovre. Artemis sembra stringere meglio il vento di bolina mentre si capisce che l’equipaggio non ha ancora ben compreso come regolare le derive navigando in foiling. Per tentare di capire meglio come funziona questa tecnica si può pensare al gioco della mano fuori dal finestrino dell’auto, che prima o poi hanno provato tutti nella vita: con certe inclinazioni la mano sale, con altre scende. Questa sera seconda regata… Luna Rossa per passare il turno deve conquistare altri tre punti. Dice Max Sirena, skipper italiano: “siamo soddisfatti del punto anche se le cose potevano andare meglio, miglioriamo ogni giorno”.
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Commenti
- Toh, altra "stranezza". Il Regatta Director della 34esima...19 Dicembre 2014 - 13:54 da Mario
- Ma voi ce la fate ad aspettare fino al 2017? :)13 Novembre 2014 - 12:40 da Marika
- Ma guarda un pò che strano, i due Challenge of Record scelti...21 Luglio 2014 - 07:15 da Mario
- concordo con silvano le portofino sono barche vecchie disegnate...25 Maggio 2014 - 20:52 da marco
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